mercoledì 31 maggio 2017

IN ARRIVO DISCIPLINA NUOVI VOUCHER

In arrivo due nuovi strumenti per sostituire i "vecchi" voucher: uno per le famiglie, il "libretto famiglia", e un altro per le aziende, il nuovo "contratto di prestazione occasionale". 

Rispetto ai vecchi voucher si alza il compenso per chi svolge attività presso le imprese, da 7,50 euro netti a 9 euro l'ora. Sale anche la quota contributiva a carico del datore (al 33%). Oltre alle aziende con più di 5 dipendenti, dall'accesso al nuovo contratto sono escluse anche quelle del settore dell'edilizia e le prestazioni inferiori alle 4 ore. Incerto il ricorso ai voucher per Le imprese agricole ,che dovrebbe essere consentito solo per pensionati, studenti e disoccupati. Non si potranno inoltre acquistare i andando dal tabaccaio ,poiché la gestione delle operazioni sarebbe infatti affidata.a un portale ad hoc dell'Inps.
Quanto al libretto famiglia, ogni titolo di pagamento vale dieci euro, cui si sommano altri due euro per i contributi e l'assicurazione. Unica novità un contributo erogato mediante il libretto famiglia per l'acquisto di servizi di babysitting, ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.

l “dopo voucher” per le imprese dovrebbe consistere in un vero e proprio contratto di lavoro, completamente online e semplificato. Arriverebbero però una serie di paletti, non solo per i datori, ma - è la novità delle ultime ore - anche per i lavoratori. La nuova procedura telematica infatti potrà essere utilizzata solo da aziende piccolissime, fino a 5 dipendenti, con l’introduzione di un tetto unico di 5mila euro l’anno a singola impresa, eventualmente elevabile a 7.500 euro in caso di “assunzione” di particolari categorie di lavoratori “marginali”, vale a dire disoccupati, studenti, pensionati). Ciascun lavoratore potrà ricevere però fino a un massimo di 2.500 euro (in questo modo, utilizzando il plafond per intero, si potranno impiegare almeno due persone).
Si introduce poi una sorta di “scalino” d’ingresso: si potrà attivare il nuovo contratto telematico per non meno di quattro ore, e poi, se del caso, salire. Il lavoro occasionale sarà precluso in edilizia e nelle «attività pericolose» (scavi-estrazioni e miniere), oltre a essere completamente tracciabile, con l’indicazione obbligatoria, in fase di “prenotazione”, di tutti gli estremi per riconoscere azienda e utilizzatore, in aggiunta a tempo e luogo di svolgimento.della.prestazione.
Il contributo previdenziale sarà pari al 32%, come per un contratto di collaborazione (c’è un’assimilazione alla gestione separata Inps). In questo modo, considerati pure i premi Inail, un’ora di lavoro occasionale varrà circa 9 euro netti (12,50 lordi). Per le medie e grandi aziende (quelle sopra i 5 addetti) l’unica chance per impieghi occasionali resta il contratto di lavoro intermittente (si semplificano gli attuali vincoli).

In punto di diritto, la soluzione prospettata per le imprese è molto più stringente, se paragonata all’abrogata normativa sui buoni-lavoro. Con le vecchie regole, nei fatti, non c’erano limiti per i datori: ciascuna azienda - sia piccola che grande - doveva rispettare solo il tetto di 2mila euro a lavoratore da retribuire con i buoni. Con le disposizioni in esame, invece, si passa dal buono a un vero e proprio contratto di lavoro, e - soprattutto - con l’introduzione di un tetto totale ad azienda si tara lo strumento esclusivamente per le necessità di lavoro occasionale delle imprese piccolissime, contrastando, peraltro, sul nascere qualsiasi tentativo di costituire linee di attività imprenditoriali strutturate con soli lavoratori.occasionali.
Per le famiglie, resta in piedi il “libretto” telematico: anche qui l’intera procedura sarà online, ma molto più semplificata. Ci sarà un tetto di 2.500 euro a lavoratore. Rispetto al contratto per le aziende, qui i contributi saranno ridotti (13%, come per il lavoro domestico, per evitare possibili effetti distorsivi).

mercoledì 17 maggio 2017

Finanza agevolata: bando aree di crisi Regione Abruzzo

La Regione Abruzzo ha emanato un bando per sostenere le imprese ricadenti in aree di crisi non complesse, a valere sui fondi POR-FESR 2014-2020.

La finalità è quella di finanziare piani di rilancio delle aziende operanti nelle aree interessate (Art. 5 del bando), che prevedano investimenti per riconversione industriale, razionalizzazione, realizzazione di nuovi prodotti o rinnovamento di impianti e processi produttivi.
Sono ammessi anche progetti di modernizzazione dei processi gestionali, dell’organizzazione, del marketing di imprese esistenti e di nuova costituzione. I progetti dovranno prevedere una spesa minima di 50.000 euro e massima di 200.000 euro, ad esclusione dei costi IVA che sono a carico del richiedente.

Potranno essere ammessi progetti:
A – Di investimento produttivo, volti, prioritariamente, all’implementazione di un nuovo prodotto o al significativo miglioramento del metodo di produzione già avviato, ottenuto attraverso cambiamenti di tecniche, attrezzature e/o software tendenti a diminuire il costo unitario di produzione e/o ad aumentare la capacità produttiva. In aggiunta alle tipologie di intervento sopra specificate, i potenziali beneficiari possono prevedere, nell’ambito di un progetto di investimento produttivo, interventi di miglioramento/adeguamento sismico degli stabilimenti adibiti a sede delle attività produttive, nella misura massima del 30% del totale dell’investimento ammissibile.
B – Progetti di investimento in promozione, volti all’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportano significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità.
Ulteriori specifiche sono riportate all’art.7 del bando.

Beneficiari – Possono partecipare a questo bando:
1) Le micro, piccole e medie imprese (mPMI), secondo la definizione di cui all’Art.2, punto 2, che, a pena di inammissibilità, alla data di pubblicazione del presente Avviso sul B.U.R.A.T., devono essere iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente, con codice ATECO 2007 principale limitatamente ai settori riportati nell’Allegato A al presente Avviso, così come dichiarato nella Domanda di Ammissione al finanziamento (Allegato I);
2) Le mPMI di nuova costituzione, anche se inattive, devono, alla data di pubblicazione del presente Avviso sul B.U.R.A.T., a pena di inammissibilità, essere iscritte nel registro delle imprese presso la CCIAA territorialmente competente, con codice ATECO 2007 principale, limitatamente ai settori riportati nell’Allegato A al presente Avviso, così come dichiarato nella Domanda di Ammissione al finanziamento (Allegato I).
3) Le società consortili che, alla data di pubblicazione del presente Avviso sul B.U.R.A.T., a pena di inammissibilità, devono essere costituite da PMI con le caratteristiche sopra indicate e le cui attività principali corrispondono ai codici ATECO 2007, limitatamente ai settori riportati nell’Allegato A al presente Avviso, così come dichiarato nella Domanda di Ammissione al finanziamento (Allegato I).

Come fare – Le Domande di Ammissione al finanziamento, secondo lo schema in Allegato I, in regola con le disposizioni normative di imposta di bollo, devono essere compilate in ogni parte ed inviate esclusivamente, pena l’esclusione, in modalità elettronica a mezzo di apposita piattaforma informatica all’indirizzo internet http://app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici/, seguendo scrupolosamente le istruzioni tecniche riportate sulla piattaforma.

Scadenza – Le Domande di Ammissione al finanziamento devono essere presentate, a pena di esclusione, a partire dal giorno lunedì 15 maggio 2017 ore 10:00 e fino al giorno mercoledì 28 giugno 2017 ore 12:00.Non saranno prese in considerazione le domande relative alle proposte progettuali la cui procedura di caricamento sulla piattaforma informatica non sia stata totalmente conclusa entro il limite temporale indicato (ore 12:00).

Informazioni – L’unità organizzativa titolare del procedimento è il Servizio Competitività e Attrazione degli Investimenti, del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, con sede in Via Passolanciano, 75, 65125 Pescara. Il Responsabile del Trattamento e Responsabile Unico del Procedimento è il Dirigente del Servizio Competitività e Attrazione degli Investimenti, dott. Piergiorgio Tittarelli. Le informazioni sul procedimento potranno essere richieste al telefono n. 085/767 2320. ed ai seguenti indirizzi di posta elettronica: dpg015@regione.abruzzo.it oppure dpg015@pec.regione.abruzzo.it.

Documentazione




AREE DI CRISI INDUSTRIALE NON COMPLESSA

Il Ministero ha disciplinato le condizioni e le modalità per l’attuazione degli interventi per le situazioni di crisi industriale non complessa che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo e l’occupazione nei territori interessati.

Le Regioni propongono l’elenco dei sistemi locali del lavoro (SLL) da candidare alle agevolazioni individuati sulla base dei seguenti indicatori ISTAT:
Specializzazione produttiva prevalente
SLL del «made in Italy» e della «manifattura pesante», i «non specializzati» e i «non manifatturieri». Nell’ambito di questi ultimi sono esclusi i «sistemi locali turistici» e i «sistemi locali a vocazione agricola»
Combinazione del tasso di occupazione e di disoccupazione 2014
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali
Variazione occupazione e disoccupazione rispetto alla media 2008-14
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali
Produttività del lavoro 2012 (valore aggiunto per addetto) 
produttività del lavoro inferiore alla media nazionale

Le risorse sono a valere sulla Legge 181/89.

Con decreto direttoriale 19 dicembre 2016 il Ministero ha pubblicato l’elenco dei territori che possono accedere alle agevolazione per le aree di crisi industriali non complesse.

Normativa di riferimento

Strumenti

sabato 6 maggio 2017

Manovra correttiva

Il decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 di recente approvazione sono state introdotte alcune significative novità rilevanti per le imprese ed i professionisti. Di seguito le principali:

IVA_1: cessioni di beni e prestazioni di servizi a favore della Pubblica Amministrazione. 
Viene esteso il meccanismo dello spot payment (scissione dei pagamenti) a gli enti e gli altri soggetti che costituiscono il settore istituzionale delle amministrazioni pubbliche individuati dall'Istituto nazionale di statistica, nonché a) alle società controllate ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1) e 2) del codice civile, direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, b) alle societa' controllate, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile, direttamente dalle regioni, province, citta' metropolitane, comuni, unioni di comuni; c) alle societa' controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile, dalle societa' di cui alle lettere a) e b), ancorche' queste ultime rientrino fra le societa' di cui alla lettera d) ovvero fra i soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196; d) alle societa' quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana; con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di cui al comma 1 puo' essere individuato un indice alternativo di riferimento per il mercato azionario.
Saranno soggette al regime dell'invesione contabile anche i professionisti ai quali si applichi una ritenuta d'acconto sulle prestazioni eseguite. Il comma 2 dell’articolo 17-ter del Dpr 633/72, nella precedente versione, disponeva che la disciplina dello split non trovasse applicazione per le prestazioni di servizi assoggettate a ritenuta alla fonte a titolo di acconto: tra queste, la casistica maggiormente frequente è quella dei lavoratori autonomi esercenti arti e professioni. La modifica normativa cancellerà il comma 2, coinvolgendo di conseguenza nel regime dello split tutti i soggetti che oggi ne sono esclusi in quanto emettono fatture con assoggettamento a ritenuta. 


IVA_2: diritto alla detrazione dell'iva sugli acquisti.
L'iva sulle fatture di acquisto sarà detraibile nel solo anno in cui l'imposta diviene esigibile. Al fine di recuperare l'iva sulle fatture relative agli acquisti sarà pertanto necessario registrare le fatture nello stesso anno in cui sono state emesse.

CREDITI: nuovi limiti alle procedure di compensazione dei crediti tributari.
Tutti i crediti tributari, per importi superiori a 5.000,00 €/anno, saranno utilizzabili in compensazioni previa apposizione di un visto di conformità da parte del professionista intermediario. Ciascun visto apposto dal professionista intermediario dovrà essere provvisto di idonea copertura assicurativa all'uopo accesa.

LOCAZIONI BREVI: nuovo regime di tassazione.
A decorrere dal 01 luglio 2017 alle locazioni brevi, ovvero i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attivita' d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attivita' di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online, si applicheranno le disposizioni relative alla cedolare secca di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l'aliquota del 21 per cento in caso di opzione.
I soggetti che esercitano attivita' di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on line, qualora incassino i canoni o i corrispettivi relativi ai suddetti contratti, operano, in qualita' di sostituti d'imposta, una ritenuta del 21 per cento sull'ammontare dei canoni e corrispettivi all'atto dell'accredito.

LITI PENDENTI: introduzione della procedura di rottamazione dei contenziosi pendenti presso le Commissioni Tributarie.
Le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui e' parte l'agenzia delle entrate pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione, possono essere definite, a domanda del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio, col pagamento di tutti gli importi di cui all'atto impugnato che hanno formato oggetto di contestazione in primo grado e degli interessi, escluse le sanzioni collegate al tributo e gli interessi di mora. In caso di controversia relativa esclusivamente agli interessi di mora o alle sanzioni non collegate ai tributi, per la definizione e' dovuto il quaranta per cento degli importi in contestazione.
Sono definibili le controversie con costituzione in giudizio in primo grado del ricorrente avvenuta entro il 31 dicembre 2016 e per le quali alla data di presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva.

martedì 2 maggio 2017

Sostegno alle attività economiche nei comuni del cratere 2009: il bando “Fare Centro” in dettaglio.

E’ stato pubblicato oggi sul BURA il bando “Fare centro”, che interessa tutti i territori colpiti dal sisma del 2009 e a partire da dal 26 aprile, e fino al 26 giugno, sarà possibile inviare le domande di agevolazione.
Il bando ha come come obiettivi prioritari sostenere:
1) Il rientro delle attività economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili, i cui titolari erano presenti alla data del 6 aprile 2009;
2) Il processo di riqualificazione urbana di aree interessate da cambiamenti urbanistici e sociali dopo il sisma del 2009, individuate in maniera specifica;
3) Il processo di rientro nel centro storico dell’Aquila e dei Comuni del Cratere degli ordini professionali, associazioni di categoria e sindacati.
Tali obiettivi saranno conseguiti attraverso due macroaree di contributi che verranno erogati rispettivamente ad “Attività economiche” e “Ordini professionali, di categoria e sindacati”.

LINEE DI INTERVENTO:
Gli interventi di supporto alle attività economiche verranno erogati attraverso tre linee di finanziamento, A, B e C:

LINEA A: Interventi finalizzati al rientro o al riavvio delle attività già presenti alla data del 6 aprile 2009 nel centro storico del Comune dell’Aquila e nelle sue frazioni, o nell’intero territorio degli altri comuni del Cratere sismico.

Beneficiari: Possono accedere a questa linea di finanziamento le imprese operanti in ogni settore economico, in particolare (Dettagli all’art. 10 del bando):
1) Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che alla data del 6 aprile 2009 avevano un’unità locale censita nelle aree ammissibili;
2) I liberi professionisti che sempre al 6 aprile 2009 avevano il domicilio professionale, quale sede principale degli affari ed interessi nelle aree ammissibili;
3) Gli esercenti di attività di commercio ambulante che al 6 aprile 2009 erano titolari di attività su parcheggio fisso ricadente nelle aree ammissibili.
Tali beneficiari per poter accedere a questa linea di finanziamento devono poter dimostrare (Dettagli all’art.3 comma 3 dell’avviso) che l’attività imprenditoriale sia stata interrotta o sospesa per conseguenza del sisma e che tale sospensione abbia comportato:
– Una riduzione del 40% del fatturato annuo rispetto a quello del medesimo periodo del triennio precedente
oppure
– Il ricollocamento dell’attività in altra zona.

Aree ammissibili: 
1) Per il Comune dell’Aquila la zona storica del capoluogo come delimitata dalle mura urbiche (Zona A del P.R.G. e zona storica del capoluogo esterna alla zona A);
2) Per le frazioni del Comune dell’Aquila le zone A del P.R.G.;
3) Per tutti gli altri comuni del Cratere l’intero territorio comunale;
4) I territori di Fonte Cerreto e S. Pietro della Jenca, secondo la delimitazione individuata dal Progetto Speciale Territoriale – Scindarella – Montecristo.

Spese ammissibili: Possono essere riconosciute le spese effettuate a far data dal 1 gennaio 2014 fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto d’investimento. L’importo minimo finanziabile è di 20.000 euro, l’importo massimo nel triennio è di 200.000 euro (salvo le prescrizioni del comma 2 art. 12). L’importo del finanziamento non potrà superare il 70% dell’investimento, tutti i dettagli sui costi, ammissibili e non, sono esplicitati agli articoli 14 e 15 dell’avviso.


LINEA B: Interventi finalizzati a favorire l’avvio di nuove attività o lo sviluppo di quelle avviate successivamente al 6 aprile 2009 nelle aree ammissibili, che non erano presenti nelle suddette aree al 6 aprile 2009.

Beneficiari: Possono accedere a questa linea di finanziamento le imprese che operano nei settori economici individuati dai codici statistici ATECO riportati nell’Allegato C dell’avviso, in particolare le micro, piccole e medie imprese (MPMI) e i liberi professionisti che, dopo la data del 6 aprile 2009, hanno avviato o intendono avviare una nuova attività in una unità locale censita nelle aree ammissibili (Dettagli all’art. 10 del bando).

Aree ammissibili:
1) Per il Comune dell’Aquila la zona storica del capoluogo come delimitata dalle mura urbiche (Zona A del P.R.G. e zona storica del capoluogo esterna alla zona A);
2) Per le frazioni del Comune dell’Aquila le zone A del P.R.G.;
3) Per tutti gli altri comuni del Cratere l’intero territorio comunale.

Spese ammissibili: Possono essere riconosciute le spese effettuate a far data dal 1 gennaio 2014 fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto d’investimento. L’importo minimo finanziabile è di 20.000 euro, l’importo massimo nel triennio è di 200.000 euro (salvo le prescrizioni del comma 2 art. 12). L’importo del finanziamento non potrà superare il 70% dell’investimento, tutti i dettagli sui costi, ammissibili e non, sono esplicitati agli articoli 14 e 15 dell’avviso.



LINEA C: Interventi per la ricollocazione, la riconversione, la riqualificazione e la ristrutturazione delle attività già presenti alla data del 6 aprile 2009 o ricollocazione di quelle insediatesi nell’area di interesse dopo il 6 aprile 2009.

Beneficiari: Possono accedere a questa linea di finanziamento le imprese operanti in ogni settore economico, che insistano nel territorio oggetto del <<Programma di recupero urbano “Viale della Croce rossa”>>, approvato con decreto del presidente della Provincia dell’Aquila il 30/12/2016, in particolare (Dettagli all’art. 10 del bando):

1) Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che alla data del 6 aprile 2009 avevano un’unità locale censita nelle aree interessate dal progetto di riqualificazione urbana sopra indicato e che intendono avviare nello stesso sito la riconversione, la riqualificazione, la ristrutturazione della propria attività, o la ricollocazione della stessa in un contesto più consono, nel rispetto delle norme urbanistiche vigenti;
2) Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che, successivamente al 6 aprile 2009 e fino alla pubblicazione del presente bando, avevano un’unità locale censita nelle aree interessate dal progetto di riqualificazione urbana sopra indicato e che intendono avviare la ricollocazione della stessa in un contesto più consono, nel rispetto delle norme urbanistiche vigenti.

Aree ammissibili:
Come sopra indicato le aree di riferimento individuate per la linea C sono quelle individuabili dall’Allegato B3 dell’avviso.
Spese ammissibili: Possono essere riconosciute le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di sostegno per i 18 mesi successivi. L’importo minimo finanziabile è di 20.000 euro, l’importo massimo nel triennio è di 200.000 euro (salvo le prescrizioni del comma 2 art. 12). L’importo del finanziamento non potrà superare il 70% dell’investimento, tutti i dettagli sui costi, ammissibili e non, sono esplicitati agli articoli 14 e 15 dell’avviso.

I contributi per gli ordini professionali verranno erogati alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del tessuto imprenditoriale di riferimento a livello nazionale e le organizzazioni sindacali che hanno già avviato o intendono avviare le attività di servizio ai soci presso la propria sede e fanno riferimento a quanto già disposto per le attività economiche per le Linee di finanziamento A e B.

Beneficiari: Ordini professionali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali.

Aree ammissibili: 
1) Per il Comune dell’Aquila la zona storica del capoluogo come delimitata dalle mura urbiche (Zona A del P.R.G. e zona storica del capoluogo esterna alla zona A);
2) Per le frazioni del Comune dell’Aquila le zone A del P.R.G.;
3) Per tutti gli altri comuni del Cratere l’intero territorio comunale;
4) I territori di Fonte Cerreto e S. Pietro della Jenca, secondo la delimitazione individuata dal Progetto Speciale Territoriale – Scindarella – Montecristo. Il Comune dell’Aquila ha predisposto una pagina sul sito ufficiale con le perimetrazioni riportate nel bando.

Spese ammissibili: L’importo minimo finanziabile è di 20.000 euro, l’importo massimo nel triennio è di 100.000 euro. L’importo del finanziamento non potrà superare il 70%

Modalità di presentazione della domanda – I soggetti che vorranno chiedere le agevolazioni previste dal bando dovranno inviare la candidatura alla Regione Abruzzo – Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa, esclusivamente, a mezzo di apposita piattaforma elettronica all’indirizzo: http://app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici/farecentro,
La piattaforma sarà attiva dalle ore 9.00 del giorno successivo alla pubblicazione del bando sul B.U.R.A.T., fino alle ore 12.00 del 26 giugno 2017.
Tutta la documentazione da inviare è dettagliata all’art. 17 dell’avviso.

Informazioni e comunicazioni – L’unità organizzativa titolare del procedimento è il Dipartimento della Presidenza e Rapporti con L’Europa, in via Leonardo Da Vinci, L’Aquila, il responsabile è il dott. Vincenzo Rivera. Per informazioni sarà possibile contattare i numeri 0862.363485, 0862.363276, 0862.363290, oppure scrivere all’indirizzo farecentro@regione.abruzzo.it. Per ogni comunicazione ufficiale si potrà scrivere all’indirizzo di posta elettronica certificata: dpa@pec.regione.abruzzo.it.

Documentazione:

Modelli di domanda: