venerdì 12 giugno 2015

In arrivo i voucher del MiSE per l’assunzione di Temporary export manage

Voucher MISE, in arrivo il bando per le PMI  che investono in progetti di export, previsto dal Piano made in Italy.
Un esperto in azienda può far crescere l’export e può anche farne una linea di ricavi del tutto inedita. Questa è l’idea contenuta nel Piano made in Italy tracciato lo scorso settembre nel decreto Sblocca Italia, e che si concretizzerà con un bando di gara per voucher di 10.000 euro destinati ad imprese che abbiano fatturato da 500mila euro in su in almeno uno degli ultimi tre esercizi.
Il bando, secondo notizie provenienti dal ministero dello Sviluppo economico, potrebbe vedere la luce entro giugno.
Voucher, criteri generali
I criteri generali del bando sono già stati definiti all’interno di un decreto ministeriale che risulta alla registrazione della Corte dei conti. I voucher costituiscono un capitolo del Piano per l’internazionalizzazione messo a punto dal viceministro allo Sviluppo, Carlo Calenda, con una dote complessiva di 260 milioni disponibili per il 2015. Di questi, 19 milioni sono riservati al progetto “Temporary export manager”. Sarà finanziata l’acquisizione di servizi che includano «la messa a disposizione di una figura professionale specializzata nei processi di internazionalizzazione».
I fondi saranno distribuiti con due modalità differenti, legate a un impegno finanziario della stessa azienda. La prima parte dei fondi, di 10 milioni, per la concessione di singoli voucher (contributi a fondo perduto) di 10.000 euro per almeno sei mesi, è distribuita alle imprese che investono una quota di cofinanziamento di almeno 3.000 euro. 
La seconda parte – i restanti 9 milioni – riguarda voucher della stessa entità nel caso di imprese che presentano domanda per la prima volta, mentre prevede voucher da 8.000 euro (con cofinanziamento dell’impresa di almeno 5.000 euro) nel caso si tratti di un’azienda che usufruisce dell’agevolazione per la seconda volta. A conti fatti, i voucher dovrebbero essere 1.900 ma, considerando le possibili repliche del contributo alla medesima PMI, lo Sviluppo stima che i beneficiari saranno all’incirca 1.200.
I contributi possono essere concessi anche a cooperative e reti di imprese. Nel caso di startup innovative la soglia minima di fatturato a 500.ooo euro non viene presa in considerazione.
Un successivo decreto direttoriale fisserà una riserva – fino al 50% delle risorse – a favore delle imprese che hanno già partecipato o parteciperanno ai “roadshow” per l’internazionalizzazione organizzati da Calenda.
Allo Sviluppo interpretano questa dote da 19 milioni come un primo test, proprio per capire la validità di uno strumento tutto sommato inedito. Molto ovviamente dipenderà anche dall’offerta dei servizi.
Le imprese che puntano ai voucher potranno avvalersi solo di servizi offerti da società che saranno inserite in uno specifico elenco del ministero e che autocertificheranno esperienza nel campo, ad esempio con il «buon esito di almeno 10 progetti di export management della durata minima di tre mesi ciascuno» .
(Fonte: Golden Group)
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