martedì 17 ottobre 2017

Novità Decreto Fiscale

Con la presente si espongono le principali novità apportate dal Decreto Legge 148/2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 16 ottobre 2017:

1) Rottamazione-bis: riapertura dei termini per la procedura di adesione agevolata ai ruoli pendenti affidati all'Agenzia delle Entrate Riscossione fino al 30 settembre 2017. La domanda deve essere presentata entro il 15 maggio 2018 su appositi moduli che saranno pubblicati dal concessionario entro fine mese. L’agente della riscossione comunicherà l’importo da versare entro il 30 giugno 2018. Il numero massimo di rate sarà 5, tutte di uguale importo, in scadenza nei mesi da luglio a novembre 2018 (escluso agosto) e l’ultima a febbraio del 2019.
Il decreto, inoltre, prevede la possibilità di presentare domanda di adesione agevolata per coloro che non siano stati precedentemente ammessi alla procedura. Relativamente ai soli carichi definibili compresi in piani di dilazione in essere alla data del 24 ottobre 2016, per i quali il debitore non e' stato ammesso alla definizione agevolata a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate degli stessi piani scadute al 31 dicembre 2016, il medesimo debitore puo' esercitare nuovamente la facolta' provvedendo a: a) presentare, entro il 31 dicembre 2017, apposita istanza all'agente della riscossione, con le modalita' e in conformita' alla modulistica pubblicate dallo stesso agente della riscossione sul proprio sito internet entro il 31 ottobre 2017; b) pagare, con le modalita' di cui comma 7: 1) in unica soluzione, entro il 31 maggio 2018, l'importo delle predette rate scadute e non pagate. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo determina automaticamente l'improcedibilita' dell'istanza; 2) nel numero massimo di tre rate di pari ammontare, scadenti nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018, le somme di cui al comma 1, lettere a) e b), del presente articolo, nonche', a decorrere dal 1° agosto 2017, gli interessi di cui all'articolo 21, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. 
A seguito della presentazione dell'istanza per i debiti relativi ai carichi, che ne sono oggetto e fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, e' sospeso il pagamento dei versamenti rateali, scadenti in data successiva alla stessa presentazione e relativi a precedenti dilazioni in essere alla medesima data.
Inoltre, sono fatti salvi eventuali versamenti in ritardo della prima e della seconda rata della procedura già attivata (luglio e settembre 2017). Nella prima rottamazione il mancato ovvero insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata o di una rata di quelle successive, determinava la decadenza dall’istituto, con la conseguenza che venivano meno il beneficio previsto. Il decreto fiscale dispone ora che i termini in scadenza a luglio e a settembre 2017 riferiti alla rottamazione sono prorogati al 30 novembre 2017.

2) Estensione Split payment a tutte le societa' controllate dalla P.A: a decorrere dal 01 gennaio 2018 saranno soggette al regime fiscale della scissione dei pagamenti le prestazioni eseguite a favore di:0a) enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona; 0b) fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70 per cento; a) societa' controllate, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 2), del codice civile, direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai Ministeri; b) societa' controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile, da amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 o da enti e societa' di cui alle lettere 0a), 0b), a) e c); c) societa' partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70 per cento, da amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 o da enti e societa' di cui alle lettere 0a), 0b), a) e b); d) societa' quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana identificate agli effetti dell'imposta sul valore aggiunto; con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di cui al comma 1 puo' essere individuato un indice alternativo di riferimento per il mercato azionario».



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