venerdì 24 maggio 2024

Novità bonus edilizi

Dopo il via libera definitivo del Senato ottenuto il 16 maggio scorso, arriva quello della Camera ottenuto nella mattinata di ieri con 150 sì e 109 no. È attesa ora la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Segue un riepilogo delle principali novità.

Bonus edilizi - In tema Superbonus, le detrazioni relative alle spese sostenute a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del decreto 29 marzo 2024, n. 39, quindi, negli anni 2024 e 2025, saranno detraibili obbligatoriamente in 10 anni. Attualmente, la legislazione vigente prevede per tali detrazioni la fruizione in 4 rate con un’aliquota pari al 70% per il 2024 e al 65% per l’anno 2025.

Banche, assicurazioni e società finanziarie. Le disposizioni – Dal 1° gennaio 2025 le banche e gli istituti finanziari non potranno più compensare i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi con i contributi previdenziali, assistenziali e con premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Qualora il divieto non venisse rispettato, il Fisco recupererà il credito compensato e provvederà a sostenere una sanzione.
Al fine di prevenire l’acquisto di crediti derivanti dalle misure Superbonus a prezzi troppo bassi rispetto al loro valore reale, l’articolo 4-bis, comma 6, introduce un nuovo comma 3-ter all’art. 121 del dl 34/2020, inerente all’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali.
In particolare, la norma stabilisce che per i soggetti qualificati che hanno acquistato crediti d’imposta a un prezzo inferiore al 75% del loro valore nominale, la detrazione deve essere suddivisa in6 rate annuali di pari importo anziché nella rateazione originaria. Le nuove regole si applicano a banche, intermediari finanziari iscritti all’Albo e imprese di assicurazioni.

Enti comunali: attività di vigilanza e controllo – I Comuni devono vigilare sulle irregolarità, in particolare, dovranno sostenere controlli su interventi relativi a Superbonus, bonus facciate e bonus barriere architettoniche. In caso di mancata realizzazione dei lavori o di difformità rispetto ai documenti edilizi rilasciati, il Comune è autorizzato a trasmettere una comunicazione all’Agenzia delle Entrate e all’Enea, con la possibilità di irrogare per illeciti relativi alla disciplina edilizia. Inoltre, potranno segnalare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate interventi edilizi totalmente o parzialmente inesistenti che hanno generato indebite agevolazioni fiscali.
È previsto un incentivo alle attività di controllo pari al 50% delle maggiori somme incassate a titolo definitivo e delle sanzioni. Tra le attività di accertamento rientrano la condivisione dei dati relativi alle comunicazioni di inizio lavori o dei titoli abilitativi con l’Enea e l’Agenzia delle Entrate e ogni altra attività che permetta l’immediata verifica della corrispondenza tra gli interventi effettuati e la maturazione della detrazione.
Sarà istituito un “Fondo delle somme recuperate dall’utilizzo indebito delle agevolazioni edilizie” in cui confluiranno le somme recuperate. La destinazione del 50% e la ripartizione ai comuni aventi diritto verrà disposta con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Sconto fattura e cessione credito: deroga comuni colpiti dal sisma – È prevista una deroga al blocco dello sconto in fattura e cessione del credito per i comuni colpiti da eventi sismici. In particolare, la deroga interessa gli immobili danneggiati dai terremoti del 6 aprile 2009 e del 24 agosto 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per i quali le richieste sono state presentate a partire dal 30 marzo 2024.

Novità piano Transizione 5.0 e riversamento spontaneo R&S – Con un emendamento al dl 39/2024, in merito alla transizione 5.0, si prevede espressamente che l’agevolazione interesserà anche gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024, quindi prima dell’entrate in vigore del D.L. PNRR (dl 39/2024). Il pagamento degli acconti del 20% per gli investimenti in beni materiali e immateriali finanziati dal Piano 5.0, dovrà essere comunicato periodicamente al GSE. Viene trasformato da quotidiano in mensile l’obbligo posto a carico del GSE di comunicare al Ministero del made in Italy l’elenco delle imprese che hanno comunicato in modo valido l’intenzione di fruire dell’agevolazione e l’importo del credito prenotato. Inoltre, il GSE dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate qualora emerga una fruizione anche parziale, del credito in assenza dei relativi presupposti.
Per il riversamento spontaneo del credito d’imposta Ricerca&Sviluppo indebitamente utilizzato è ancora prevista una proroga fino al 31 ottobre 2024.

Bonus ristrutturazione – L’aliquota del bonus ristrutturazioni a partire dal 1° gennaio 2028 e fino a tutto il 2033 scenderà al 30%. Ad oggi, si ricorda, l’aliquota è ancora pari al 50% ma, dal 1° gennaio 2025 ritornerà nella sua percentuale base pari al 36% (art. 16-bis del TUIR) e rimarrà tale per tutto il triennio 2025-2027 (salvo eventuali modifiche).


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